Misure ghiacciaio di Hohsand (Val Formazza)

a cura di Paolo Valisa, aggiornamento 9 ottobre 2022

Anche quest'anno sono proseguite le misure sul ghiacciaio di Hohsand meridionale, tra i più vicini al Varesotto, nell'alta val Formazza. La serie delle misure frontali e fotografiche vengono effettuate dal meteorologo del CGP Paolo Valisa fin dal 1992, in collaborazione con il Comitato Glaciologico Italiano e la Società Meteorologica Italiana.
Sul sito si possono anche consultare i rapporti degli anni: 2021, 2019, 2018, 2017, 2015, 2013.
Il ghiacciaio di Hohsand meridionale occupa il vasto pendio che scende in direzione NE dalla punta d'Arbola (3235 m) fino alla fronte, emersa dal lago del Sabbione alla fine degli anni '80, ritiratasi su un ripiano attorno a 2510 m di quota fino al 2018 ed ora risalita ulteriormente fino a 2543 m. Il ritiro cumulato degli ultimi 11 anni (2010-2022) è di ben 507 metri.

Panorama gh. Hohsand meridionale

Panoramica del ghiacciaio del Sabbione meridionale (Hohsand) ripresa dai pressi del passo del Vannino. Sono confrontate le immagini del 2019 con quella del 2022. Si notano, a sola distanza di tre anni, nuove rocce che emergono dal ghiaccio con rapida frammentazione della lingua glaciale. Si è interrotta la confluenza della lingua che scende dalla Punta della Sabbia ed è apparso un nuovo lago tra ghiacciaio e morena sotto Punta Lebendun. (foto P. Valisa il 3 settembre 2019 e 4 settembre 2022 - CGP).

L'annata glaciologica 2021-2022 è stata particolarmente negativa per il bilancio dei ghiacciai alpini a causa di un inverno molto secco con scarsissime precipitazioni nevose ed una estate cominciata già nel mese di maggio e con molte ondate di calore che hanno portato lo zero termico a sfiorare i 5000 m. La temperatura media dell'estate 2022 è stata seconda solo a quella dell'estate 2003 per pochi decimi di grado.
La copertura nevosa residua era già scarsissima alla fine di luglio e durante le osservazioni del mese di settembre non era più presente neve vecchia neppure sulla Cima dell'Arbola con un bilancio quindi fortemente negativo su tutta la superficie del ghiacciaio.

Copertura nevosa Hohsand luglio


Il ghiacciaio di Hohsand meridionale fotografato dal rifugio 3A il 30 luglio mostra una già scarsissima copertura nevosa, simile a quella che normalmente si registra nel mese di settembre.

Il ritiro frontale prosegue a ritmi velocissimi. Nel 2012 l'arretramento era stato di 17 metri, nel 2013 è stato di 31 metri, nel 2014 di 11 metri e nel 2015 di ben 60 metri. Nel 2017 di 50 metri, nel 2018 di 20m mentre nel 2019 sono stati misurati ben 180 m a causa della risalita del ghiacciaio su un gradino roccioso. Nel 2020 e 2021 il ritiro è stato di 15 metri. Nel 2022 il ritiro frontale è stato mediamente di 30 metri ma appare ormai evidente la frammentazione del ghiacciaio in quattro parti di ghiaccio morto, a causa della perdita di spessore e l'emersione di costole rocciose.
Un ritiro annuale di decine di metri rappresenta un forte arretramento per un ghiacciaio la cui lunghezza negli anni '90 era di soli 2 km. La fronte nei vari anni è stata mappata con GPS ed è stata sovrapposta alla griglia delle coordinate latitudine e longitudine (in secondi d'arco) per mostrarne l'evoluzione.

Ritiro fronte 2010-2022

Il ritiro della fronte del ghiacciaio di Hohsand meridionale anno dopo anno, dal 2012.

Laghetto Lebendun

La perdita di spessore di qualche metro per anno permette l'emersione di dossi rocciosi e morene che frammentano il ghiacciaio. In questo caso la morena sotto punta Lebendun a 2670 m di quota va formando anche un laghetto tra ghiacciaio e morena. Sullo sfondo la Sella Gries, diffluenza del ghiacciaio del Gries, da cui è oramai disconnessa, restando solo una chiazza di ghiaccio morto. (foto P. Valisa - 4 settembre 2022)



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