Misure ghiacciaio di Hohsand (Val Formazza)
Anche quest'anno sono proseguite le misure di bilancio di massa del ghiacciaio di Hohsand meridionale, tra i più vicini al
Varesotto, nell'alta val Formazza. La serie delle misure frontali e fotografiche vengono effettuate dal meteorologo del CGP
Paolo Valisa fin dal 1992 (vedi la vecchia pagina
dedicata), in collaborazione con il Comitato Glaciologico Italiano e la
Società Meteorologica Italiana.
Il ghiacciaio di Hohsand meridionale occupa il vasto pendio che scende in direzione NE dalla punta d'Arbola (3235 m) fino alla
fronte, emersa dal lago del Sabbione a metà degli anni '90, ed ora ritiratasi fino 2505 m di quota.
Panoramica del ghiacciaio del Sabbione meridionale (Hohsand) ripresa dalla fronte. Quest'anno al 15 settembre è già presente una nevicata recente che risale a domenica 8 settembre, conservatasi fino ai 2500 m di quota sui versanti settentrionali (foto P. Valisa 15 settembre 2013 - CGP).
Il 29 luglio 2011 il ghiacciaio è stato oggetto di studio approfondito
grazie al contributo della Società meteorolocica Italiana e la società Imageo srl che hanno effettuato misure georadar
e mappature GPS centimetriche della superficie con lo scopo di calcolare la perdita di massa e spessore. Sono inoltre
state infisse nel ghiaccio 4 paline ablatometriche lunghe 10 metri che hanno consentito
sia nel 2012 che nel 2013 di misurare direttamente lo spessore di ghiaccio perso dal ghiacciaio nell'annata.
Nel 2012 le perdite di spessore sono state
molto elevate, comprese tra 145 (palina a quota 2794 m) e 308 cm (palina a quota 2555 m), equivalenti a una lama d’acqua
media di 1,88 m.
Misura della palina ablatometrica più vicina alla fronte, alla quota di 2555 m. Nel ghiaccio restano soltanto 180 cm e quindi la perdita di spessore dal 29 luglio 2011 è stata di ben 8,2 metri!
Nel 2013 la situazione alla fine dell'estate si è presentata un poco migliore. La perdita nelle paline più basse è sempre
molto importante, ben 260 cm a 2555 m e 200 cm a 2616 m ma le abbondanti nevicate primaverili hanno portato un
manto nevoso che si è sciolto gradualmente nell'estate, proteggendo in parte il ghiaccio sottostante e le perdite sono
risultate più limitate. Nonostante l'ondata
di calore di fine luglio-inizio agosto e un'estate che è stata nel suo complesso la terza/quarta più calda sul NW italiano,
a 2794 m lo spessore di ghiaccio perso è stato di soli 40 cm. E ancora qualche macchia di neve residua era presente fino 2800-2900m. Non è tuttavia
un'inversione di tendenza. Il ritiro frontale continua a ritmi velocissimi. Nel 2012 l'arretramento era stato di 17 metri,
mentre nel 2013 è stato di 31 metri. Valori importanti per un ghiacciaio la cui lunghezza è di soli 2 km.
Confronto delle perdite di spessore alle diverse quote delle paline negli anni 2012 e 2013 (il 2011 è incompleto poichè la misura è iniziata il 29 luglio). Come si vede, nella parte alta del ghiacciaio le perdite del 2013 sono state modeste (solo 40 cm a 2794m) rispetto alla situazione drammatica del 2012 e 2011, probabilmente grazie all'abbondante innevamento primaverile di quest'anno.