Misure ghiacciaio di Hohsand (Val Formazza)
Anche quest'anno sono proseguite le misure di bilancio di massa del ghiacciaio di Hohsand meridionale, tra i più vicini al
Varesotto, nell'alta val Formazza. La serie delle misure frontali e fotografiche vengono effettuate dal meteorologo del CGP
Paolo Valisa fin dal 1992, in collaborazione con il Comitato Glaciologico Italiano e la
Società Meteorologica Italiana.
Sul sito si può consultare anche il rapporto del 2015
e il rapporto del 2013.
Il ghiacciaio di Hohsand meridionale occupa il vasto pendio che scende in direzione NE dalla punta d'Arbola (3235 m) fino alla
fronte, emersa dal lago del Sabbione (a metà degli anni '90, ed ora ritiratasi fino a 2510 m di quota.
Panoramica del ghiacciaio del Sabbione meridionale (Hohsand) ripresa dai pressi del passo del Vannino. Tutto il ghiacciaio è privo di neve residua e dunque il bilancio di massa è negativo fino sulla vetta della Punta d'Arbola (3235 m). E' evidente l'assottigliamento del ghiaccio in molte aree del ghiacciaio e l'emersione di sempre maggiori aree rocciose. (foto P. Valisa 4 settembre 2017 - CGP).
L'annata glaciologica 2016-2017 è stata certamente una delle peggiori degli ultimi decenni. L'inverno 2016-2017 è stato nel
complesso poco nevoso, con i due mesi di dicembre e gennaio praticamente asciutti.
Nevicate abbondanti sono arrivate solo in novembre 2016 al di sopra di 2300m. Anche la neve primaverile non è stata abbondante
mentre l'ablazione è iniziata in anticipo con clima estivo e zero termico oltre 4000m già nel mese di maggio.
L'estate è stata calda con continuità inusuale risultando la seconda più calda dopo il 2003
(temperature a Varese 2,3°C oltre la media del trentennio 1981-2010) e lo zero termico è rimasto quasi sempre oltre 4000m
con punte di 4600m già a metà giugno.
In questo quadro non stupisce che una riduzione del ghiacciaio sia già evidente dal confronto con le fotografie del 2016 (solo
un anno fa !). Cambiamenti così repentini si erano verificati anche durante il caldissimo anno 2003.
Foto della Punta d'Arbola riprese il 3 settembre 2016 e il 4 settembre 2017. E' evidente l'emersione di nuove aree rocciose che porteranno presto ad una frammentazione del ghiacciaio in porzioni di ghiaccio morto non più alimentato dal flusso complessivo.
Le paline ablatometriche installate nel 2011, lunghe 10 metri, sono tutte fuoriuscite dal ghiaccio negli anni scorsi.
L'ultima rimasta nel 2016 era la più alta a quota 2802m. Nel 2017 è fuoriuscita completamente, indicando una perdita di spessore
anche a quella quota di almeno 240 cm, che rappresenta la peggior perdita di ghiaccio annuale misurata dal 2011.
La superficie del ghiacciaio è percorsa a tutte le quote fino 2800 m da torrenti epiglaciali, in questo caso che portano
acque di colore curiosamente differente.
Presso la fronte i torrenti epiglaciali si trasformano in veri e propri canyons che nei giorni più caldi dell'estate
hanno trasportato ingenti quantità di acqua di fusione. L'immagine mostra in lontananza la posizione della fronte nel 2010.
Il ritiro frontale prosegue a ritmi velocissimi. Nel 2012 l'arretramento era stato di 17 metri,
nel 2013 è stato di 31 metri, nel 2014 di 11 metri e nel 2015 di ben 60 metri. Nel 2017 di 50 metri.
Valori importanti per un ghiacciaio la cui lunghezza è di soli 2 km. La fronte nei vari anni è stata mappata con GPS ed
è stata sovrapposta a una carta topografica.
Il ritiro della fronte del ghiacciaio di Hohsand meridionale anno dopo anno, dal 2010.