Un lungo periodo caratterizzato da prevalenti condizioni di vento da Nord
A partire dal 4 dicembre 2018 e fino al 18 gennaio 2019, si è verificata una situazione di persistenza
di correnti in quota settentrionali, dovute all'estensione dell'anticiclone atlantico verso Nord fino alle Isole Britanniche e alla
contemporanea presenza di una circolazione depressionaria sulla Scandinavia, estesa ai Balcani.
Tra i due sistemi barici, veloci correnti settentrionali hanno continuato ad investire le Alpi, determinando forte innevamento
sull'Austria e sulla Germania con persistere di condizioni favoniche, clima secco e asciutto a Sud delle Alpi.
Nuvole orografiche che mettono in evidenza l'ondulazione indotta dai rilievi sulle correnti in quota settentrionali (foto P. Valisa, dal lago di Varese - 15 gennaio 2019).
Anche grazie al favonio, il mese di dicembre 2018 è risultato di 1°C più caldo della media mentre la prima decade
di gennaio è stata ancora più calda con temperature di 2.3°C oltre la media del periodo.
Il favonio è stato particolarmente frequente nel periodo 24 dicembre - 18 gennaio con punte di vento alla vigilia di Natale di 120 km/h
a Campo dei Fiori e 62 km/h a Varese. Temperature primaverili si sono raggiunte in città grazie al favonio in numerose giornate:
il 24 dicembre (15°C), il 30 dicembre (16.4°C), il 6 gennaio (14.9°C), il 13 gennaio (13.9°C). Il grafico riassume l'andamento
delle temperature massime, vento massimo e ore di favonio.
Le ore di favonio sono valutate comparando i dati di temperatura, vento e umidità delle stazioni di Varese e Campo dei Fiori e
una descrizione dettagliata del meteodo può essere
trovata in una pagina dedicata .
Grafico che illustra le temperature massime, il vento massimo e le ore di favonio registrate in dicembre e gennaio
Le statistiche delle ore di favonio sono disponibili dal 1992, quando sono state installate stazioni elettroniche di rilevamento dati a Campo dei Fiori e Varese. La media delle ore di favonio è di 34 h in dicembre e 46 h in gennaio. Nel dicembre 2018 abbiamo però cumulato 80 ore di favonio, mentre in gennaio (fino al giorno 18) il favonio è stato presente per 138 ore e quindi è stato superato il record precedente di 131 ore che spettava ai mesi di gennaio del 2005 e del 2017. Il record assoluto è quello del mese di marzo del 2012 con 184 ore.