Rendiconto meteorologico di Dicembre 2018 a Varese
Il mese di dicembre a Varese è stato di un grado più caldo della media del trentennio di riferimento (1981-2010),
grazie alla persistente presenza dell'anticiclone atlantico soprattutto nella prima e terza decade del mese, che ha
favorito venti settentrionali con epidodi di favonio e limitato a pochi mm le precipitazioni. Solo 2 cm di neve a
Varese e 4 cm a Campo dei Fiori. Buon innevamento solo sulle Alpi di confine e settentrionali. Negli anni recenti,
la siccità in dicembre si è verificata con una certa frequenza, ad esempio nel 2012 (4.5 mm), 2016 (1.2 mm),
2017 (5.6 mm). Condizioni di favonio si sono protratte per 85 ore. Dal 1992 solo il 2001 (94h) e il 2010 (107 h) avevano
fatto registrare maggiore favonio.
Il mese inizia con alta pressione atlantica estesa fino alle Alpi e tempo soleggiato e mite il giorno 1. Nei giorni 2 e 3 una debole perturbazione
attraversa le Alpi con neve sul confine il 2 e qualche debole pioggia in pianura il 3. Il giorno 4 rasserenamento con nebbie al mattino e favonio
nel pomeriggio.
Muro del favonio fotografato lungo le Alpi occidentali dall'Osservatorio di Campo dei Fiori il giorno 8 dicembre al tramonto (foto P. Valisa - CGP)
L'alta pressione si rinforza il 5 portando bel tempo invernale e inversione termica che si prolunga fino al giorno 7 (zero termico fino 3000m il giorno 6)
con mare di nebbie sulla pianura. Una debole perturbazione da NW transita velocemente nella notte tra 7 e 8 con solo qualche goccia di pioggia, seguita da
favonio, cielo limpido e clima mite. Dal giorno 9 veloci correnti da NW scorrono tra l'alta pressione sull'Iberia e la bassa pressione Scandinava e
raggiungono le Alpi. Nuvole si addossano al versante N-alpino ma sulla pianura padana discendono correnti più secche con temperature mitigate da
favonio fino al giorno 11. Più freddo ma ancora soleggiato il 12.
Il giorno 13 un vortice depressionario si sposta dall'Atlantico verso il Tirreno con cieli nuvolosi anche sulle nostre regioni ma senza precipitazioni
e richiama nei giorni seguenti la discesa di aria fredda scandinava con ritorno del sole ma clima finalmente invernale (minima fino -6°C a Malpensa
il giorno 14).
Il giorno 16 veloce transito di un minimo depressionario atlantico che porta però solo nuvole con neve limitata all'Appennino e nevischio sulla bassa
padana. Il 17 e 18 torna l'anticiclone dall'atlantico con bel tempo, nebbie al piano e mite in montagna.
Il giorno 19 transita l'unica perturbazione significativa del mese, collegata al vortice depressionario sulle Isole Britanniche. Cieli coperti con neve
inizialmente oltre 600 m ma dalle ore 16 alle 24 fino a 300m. A Campo dei Fiori 4 cm, a Varese e Gallarate 2 cm.
Dietro la perturbazione si espande nuovamente l'anticiclone atlantico fino al 23 con sole su Alpi e Prealpi, inversioni termiche, nebbie o mare di nubi
sulla pianura. Il giorno 24 l'anticiclone si allunga verso le Isole Britanniche convogliando forti correnti da Nord verso le Alpi con notevole
favonio e rialzo termico fino 16°C. Si registrano danni a causa del vento forte (120 km/h a Campo dei Fiori, 62 a Varese,
85 a Bodio, 73 a Tradate, 76 a Ranco, 59 a Malpensa) con scuola scoperchiata a Leggiuno, grossi alberi abbattuti ad Azzio e Casbeno e persino piegata la
croce del campanile di San Giulio a Castellanza.
Il giorno di Natale cessa il vento e splende il sole con 0°C a 2800m. Il bel tempo invernale portato dall'anticiclone atlantico persiste fino al 30, quando
il passaggio di una debole perturbazione è seguito nuovamente da favonio (Vento da N a Campo dei Fiori e Bodio tocca 100 km/h, a Varese 64 km/h con
temperature massime fino a 16-17°C). La distribuzione del favonio fino alla metà di gennaio 2019 è stata descritta in una pagina dedicata.
A San Silvestro ancora bel tempo, molto mite in montagna (0°C a 2800m). Il gran secco favorisce incendi sopra Gavirate e a Montegrino.