I miraggi
Vi sono diversi tipi di miraggi, che originano dalla rifrazione della luce da parte degli strati d'aria a diversa temperatura.
I raggi luminosi nell'atmosfera viaggiano in maniera rettilinea solo se gli strati d'aria hanno temperatura omogenea a tutte le quote.
La curvatura terrestre rende i raggi proveniente da oggetti posti a grande distanza non paralleli al suolo e se esiste un forte gradiente termico,
i raggi luminosi vengono deviati maggiormente passando da aria calda ad aria fredda e viceversa. Questa rifrazione produce un'immagine virtuale degli oggetti che
sembra provenire da una direzione differente da quella reale.
I miraggi possono essere "superiori" o "inferiori". Questi ultimi vengono osservati più comunemente in estate, quando l'aria al suolo diventa molto calda, da deviare così fortemente
la luce del cielo fino all'angolo di riflessione totale. Ci sembra così di vedere il cielo o la superficie di un liquido che galleggia sull'asfalto della strada in lontananza.
Miraggio "superiore". La presenza di uno strato di aria fredda al suolo, limitato superiormente dall'inversione termica, funge da guida d'onda per le immagini in lontananza (Appennini),
la cui luce segue la curvatura terrestre facendoli sembrare più alti che nella realtà. (foto Andrea Aletti - Soc. Astronomica Schiaparelli - da Campo dei Fiori - 17 dicembre 2023)
I miraggi "superiori" sono meno comuni ma più spetacolari, ed al contrario dei precedenti si osservano in condizioni di "inversione termica" cioè quando uno strato di aria fredda al suolo è sovrastato da aria più calda.
Questa condizione meteorologica si verifica nella pianura padana in presenza di forti anticicloni invernali. Le lunghe notti di cielo sereno consentono un forte raffreddamento radiativo
del suolo mentre aria più mite anticiclonica galleggia sopra l'aria fredda. Accade allora che i raggi luminosi vengano riflessi all'interfaccia freddo/caldo e ci sembrino provenire da un punto
più alto del reale, capovolti.
Queste condizioni di inversione termica si possono anche verificare al di sopra della superficie marina più fredda dell'aria sovrastante, permettendo la visione sopra l'orizzonte di lontanissime navi rovesciate.
Cammino dei raggi luminosi deviati da uno strato d'aria più freddo al suolo fino all'angolo di riflessione totale all'interfaccia con l'aria più calda sovrastante.
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