La corona
Il fenomeno della "corona" si osserva attorno alla luna o al sole quando questi sono velati da nubi alte sottili. Si compone di
una parte centrale biancastra con un leggero bordo rosso, seguita da un anello più debole bluastro ed eventualmente da altri aloni
iridescenti più esterni. L'estensione di una "corona" è dell'ordine di 10° di diametro, più piccola dell'arcobaleno o degli
aloni provocati da cristalli di ghiaccio, che hanno un diametro di 22°.
Il fenomeno ottico che crea la "corona" è la diffrazione. L'origine della "corona" è quindi completamente diversa da quella dell'arcobaleno
che ha origine dalla differente rifrazione della luce di diversi colori attraverso le gocce di pioggia.
Anche gli aloni hanno origine, come l'arcobaleno, dalla rifrazione ma da cristalli di ghiaccio. Gli aloni sono resi inoltre più complessi dalla riflessione
della luce sulle faccette dei cristalli di ghiaccio.
La diffrazione si verifica quando la luce è emessa da sorgenti con dimensioni comparabili rispetto alla lunghezza d'onda. Nelle nubi medio-alte, in certe
condizioni, si formano goccioline sovraffuse di diametro omogeneo che intercettano e riemettono la luce, provocandone la diffrazione.
Dal diametro della "corona" attorno alla luna è possibile anche ricavare la dimensione delle goccioline responsabili della diffrazione.
L'angolo (espresso in radianti) sotteso tra il centro e il primo minimo dell'intensità luminosa è infatti pari al rapporto
tra la lunghezza d'onda della luce e il diametro delle goccioline. Nel caso della corona del 24 ottobre, l'angolo risulta di circa 3 gradi (6 diametri lunari)
e ci indica che le goccioline avevano un diametro di 10-12 millesimi di mm.
E' importante che le goccioline abbiano tutte lo stesso diametro, altrimenti gli angoli di diffrazione sarebbero diversi e gli anelli colorati si
cancellerebbero producendo una corona bianca lattigginosa.
E' anche possibile che le particelle in sospensione siano i pollini, la cui concentrazione può essere davvero molto elevata nelle giornate primaverili ventose. Allora si può osservare un fenomeno analogo, nascondendo la parte più luminosa del sole dietro un ostacolo, come mostrato nell'immagine seguente.