Rendiconto meteorologico di Gennaio 2023 a Varese
Il mese di gennaio a Varese ha fatto registrare temperature 1.5°C superiori alla norma del trentennio 1991-2020. Le precipitazioni sono state solo il 37% rispetto
alla media e prosegue quindi il pesante deficit (-762 mm) idrico lasciato dal 2022.
Il mese inizia con alta pressione che risale dal N-Africa verso l'Italia che conduce correnti in quota da SW, miti ma piuttosto umide con formazione di
nuvolosità estesa e pioviggini nei primi tre giorni dell'anno, ma temperature ben oltre le medie stagionali. A Capodanno lo 0°C si trova a 2800 m e
in Europa si registrano diversi record: Record assoluto in Olanda (15,4 gradi), Svizzera (20 gradi nel cantone Giura), in Belgio (15,2 gradi a Uccle).
In Francia, si registrano 23 gradi nel SE e 16 gradi a Parigi dove è il Capodanno più mite dal 1947.

Dalle Prealpi è consuetudine invernale osservare il mare di nubi nelle valli e in pianura (Andrea Aletti, da Mondonico, Epifania 2023)
Il mare di nubi sulla pianura sotto il mite anticiclone africano, prosegue fino al giorno 7, con 0°C in montagna sempre oltre 2500m e massime a Varese che toccano
13°C il giorno 5 (7 gradi sopra le medie stagionali).
Il giorno 8 una perturbazione atlantica porta deboli piogge in serata (13.6mm a Varese) con 3 cm di neve a Campo dei Fiori. Il giorno successivo schiarite e favonio,
che prosegue anche il giorno 10 (66km/h a Varese e 75 a CdF), portando verso le Alpi l'anticiclone atlantico. Fino al giorno 14 proseguono giornate soleggiate,
e ancora un po' di favonio.
Il giorno 15 una saccatura scende verso la penisola iberica con correnti in quota umide da SW e cielo nuvoloso. Molte nuvole anche nei giorni 16 e 17
con clima finalmente più invernale e deboli piogge a Varese con poca neve oltre 500 m di quota (CdF 3 cm in tutto, a Varese non attacca al suolo).
Dopo una pausa soleggiata il giorno 18, una nuova perturbazione porta grande variabilità il 19 con vento freddo da N e qualche rovescio isolato.
Dalla saccatura depressionaria che dall'Iberia si è spostata verso Est, si isola un vortice depressionario sull'Italia centrale e meridionale che interessa
però solo marginalmente le nostre regioni con clima più freddo (-8°C a 2000 m il giorno 21 e 22), passaggi nuvolosi ma asciutto. Il contrasto
dell'aria fredda con l'Adriatico ancora mite, favorisce la formazione di un ciclone tropicale sul Mediterraneo
(vedi pagina dedicata ai Medicane) che evolve il giorno 21 per 12 ore al largo della costa
marchigiana, con forte maltempo sull'Italia centrale.
Il vortice depressionario si stempera dal giorno 23 con cieli ancora nuvolosi e il sole torna il 24 con clima temporaneamente meno freddo. Nei
giorni successivi, lo spostamento del minimo di pressione verso Est richiama infatti aria più fredda continentale da Est con gelo e formazione di nubi
basse sulla pianura. Le nubi avvolgono la vetta del Campo dei Fiori, alla temperatura di -5 gradi, con formazione di fiabesca galaverna attorno alla vetta.
Negli ultimi tre giorni del mese torna ad affacciarsi alle Alpi l'anticiclone atlantico con
giorni della merla soleggiati e miti grazie a favonio.