Rendiconto meteorologico di Agosto 2018 a Varese
Il mese di agosto a Varese quest'anno è stato il secondo più caldo almeno degli ultimi 50 anni, secondo solo a quello del 2003 che fu davvero
eccezionale, con temperature 1.5°C ancora superiori. Il mese appena concluso è stato comunque 2.9°C più caldo della media del trentennio di
riferimento (1981-2010). Particolarmente elevate le temperature della prima decade, caratterizzata da
un'ondata di calore . La pioggia è stata il 91% della media ma per metà portata dai temporali del giorno 31.
Nei primi giorni del mese prosegue l'ondata di calore di fine luglio, con alta pressione che risale dal Marocco fin sull'Europa orientale, zero termico
stabilmente verso 4500 m e massime ovunque oltre 30°C fino al giorno 9. Le temperature più alte si registrano il primo di agosto con 34.0°C a Varese CGP, 34.2°C ad
Arsago-Malpensa, 36°C a Saronno e Tradate. Elevato lo smog fotochimico con concentrazioni di ozono tra 160 e 210 microgrammi/mc.
Una perturbazione sfiora le Alpi il giorno 1 con forti temporali sul Lario e Ticino. Alcuni forti
temporali di calore si sviluppano anche nella notte del giorno 4, in particolare a Somma Lombardo, dove un fulmine distrugge l'abete di San Rocco.
Il clima afoso alimenta altri temporali di calore sulle Prealpi soprattutto nelle nottate del giorno 6 e 8 (a Cadrezzate casa incendiata da fulmine).
Il mese di agosto quest'anno è stato caratterizzato da prolungate condizioni di bel tempo estivo, con temperature massime oltre 30°C per ben 18 giornate e numerosi temporali di calore serali. Il cumulonembo nella foto si trova a grande distanza, sull'appennino Pavese oltre la foschia e cappa di afa sulla pianura padana. (foto P. Valisa - da Campo dei Fiori - 24 agosto 2018)
L'ondata di calore volge al termine col passaggio di una perturbazione atlantica lungo le Alpi il giorno 9 con temporali diffusi in serata, molti alberi caduti,
un tetto scoperchiato a Castellanza e blackout a Malpensa. Nei giorni 10 e 11 torna il sole con qualche nuvola ed aria meno calda da Est. Tra il 12 e 13 transita
una perturbazione atlantica, associata al vortice depressionario sulle Isole Britanniche, con temporali diffusi il giorno 13 e netto calo delle temperature.
Le massime raggiungono appena 23.8°C a Varese.
La perturbazione si allontana verso il Veneto il 14 con ritorno del sole ma ancora qualche temporale serale lungo le Prealpi (piccola grandine a Campo dei Fiori,
Como e Cuasso). L'alta pressione si ristabilisce a Ferragosto dal Mediterraneo e dall'Atlantico con ancora sole e caldo estivo con temperature massime
oltre 30°C dal giorno 18 al 24 e solo qualche temporale di calore, soprattutto nella serata del 23 con forti raffiche di vento.
Il giorno 25 una nuova perturbazione atlantica attraversa le Alpi con alcune brevi piogge o temporali e la prima neve sulle Alpi oltre 2500 m di quota.
La perturbazione è seguita da rasserenamento per favonio il giorno 26 (raffiche max 68 km/h CdF e 39 a Varese) che riporta l'anticiclone delle Azzorre.
Il 27 soleggiato e limpido con temperature in rialzo e 0°C nuovamente a 4200m. Ancora sole e temperature estive (max 29°C) fino al 30. Nella serata del giorno
30 i primi temporali annunciano il passaggio di una perturbazione atlantica nell'ultimo giorno del mese con temporali diffusi su Alpi e fascia pedemontana.
Da segnalare in particolare una abbondante grandinata all'alba a Vedano, e meno intensa su Malnate, Cantello, Cuasso, Castiglione. A Vedano inoltre un
pino centenario crolla sui binari interrompendo il traffico ferroviario. A Varese piogge intense raggiungono i 66 mm in poche ore mentre a Campo dei Fiori 91 mm.
Rovesci e temporali attenuano appena la secca del Verbano che dal giorno 20 scende al di sotto della prima soglia di magra, situazione che ormai si ripete
sempre più spesso a fine estate.
Con agosto si chiude l'estate 2018 che si posiziona al secondo posto tra le estati più calde dopo il 2003 ed a pari merito con il 2017. Le giornate con temperatura
massima superiore a 30°C sono state ben 46. Le piogge sono state l'87% della media, quindi non scarse, grazie ai temporali, ma il fabbisogno idrico è di
molto aumentato a causa del gran caldo. Rispetto a 50 anni fa la temperatura media estiva è infatti aumentata di oltre 3°C.