La capsula della OSIRIS-REx rientra sulla Terra

di Luca Buzzi

Immagine artistica della sonda OSIRIS-REx.

Immagine artistica della sonda OSIRIS-REx.


OSIRIS-REx (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security, Regolith Explorer) è una delle 4 missioni della NASA che fanno parte del programma spaziale "New Frontiers", assieme alla New Horizons verso Plutone (2006-2019), alla Juno che è in orbita attorno a Giove (2011-in corso) ed alla prossima Dragonfly verso Titano (2027-2037).
Scopo della missione è quella di riportare sulla Terra materiale "catturato" dall'asteroide (101955) Bennu, e permettere agli scienziati di comprendere meglio la formazione ed evoluzione del nostro Sistema Solare, e le origini dei componenti organici che permettono la vita.
Bennu è stato scelto perchè da studi spettroscopici si è rivelato essere un asteroide piuttosto raro, e dalla sua formazione si è evoluto geologicamente poco, quindi contiene materiale che è più antico dell'età del nostro pianeta.

Animazione del 20 settembre 2017, due giorni prima del flyby con la Terra, con il vecchio telescopio da 60cm dell'Osservatorio.

Animazione del 20 settembre 2017, due giorni prima del flyby con la Terra, con il vecchio telescopio da 60cm dell'Osservatorio.


E' partita da Cape Canaveral l'8 settembre 2016 tramite un lanciatore Atlas V, e dopo aver effettuato un fly-by con la Terra circa un anno dopo (22 settembre 2017) è arrivato su Bennu nel dicembre 2018. Ha trascorso due anni studiandolo in dettaglio, ed il 20 ottobre 2020 ha utilizzato un braccio robotico per prelevarne dei campioni.

L'asteroide Bennu ripreso da OSIRIS-REx nel dicembre 2018.

L'asteroide Bennu ripreso da OSIRIS-REx nel dicembre 2018.


Animazione del prelevamento dei campioni dall'asteroide.

Animazione del prelevamento dei campioni dall'asteroide.


Il 10 maggio 2021 la sonda è partita da Bennu per far rientro sulla Terra: dopo oltre due anni di viaggio la capsula si è separata dalla sonda principale attorno alle ore 13 italiane del 24 settembre 2023, ed è atterrata nel deserto dello Utah.
Siamo riusciti a riprendere la sonda circa 12 ore prima della separazione dalla capsula, quando si trovava a 367.000 km dalla Terra, circa la distanza della nostra Luna. Il cielo era perfettamente sereno ma c'era turbolenza atmosferica a causa del forte vento; inoltre il target era molto basso a sud, a circa 11-12° di altezza.

La sonda ripresa con il telescopio da 84cm dell'Osservatorio.

La sonda ripresa con il telescopio da 84cm dell'Osservatorio.


Un bellissimo video che riprende la separazione tra la sonda e la capsula è stato fotografato dall'astrofilo Daniel Parrott con un telescopio da 50cm dall'Australia:


La separazione tra sonda e capsula. Cortesia Daniel Parrott (tasto destro, apri in nuova scheda).


Due ingegneri ispezionano la capsula appena rientrata sulla Terra.

Due ingegneri ispezionano la capsula appena rientrata sulla Terra.


La missione, tuttavia, non è terminata ma è stata estesa col nome di OSIRIS-APEX: la sonda principale, infatti, è diretta verso un altro asteroide, il "famoso" Apophis, che raggiungerà nel 2029.

 
 
 
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