|
N E A R (Incontro con Asteroidi Vicini alla Terra) a cura di Gianandrea Redaelli
|
La prima immagine dell’asteroide è stata presa appena prima delle 6.00 il 27 Giugno 1997 da una distanza di 1800 Km. La luce del sole arriva dall’angolo in alto a destra. La parte visibile di Mathilde ha circa le dimensioni di 59 Km e la scala è di 230 m per pixel.
La superficie è copiosamente ricoperta di crateri, e la grande regione in ombra sulla sinistra può essere un singolo cratere da impatto profondo circa 10 Km. Si suppone che larga parte dell’asteroide sia stata asportata a causa di un impatto meteorico.
Questa immagine - mosaico dell’asteroide 253 Mathilde è costituita da quattro immagini acquisite dalla sonda da una distanza di 2.400 Km. La luce del sole arriva dall’angolo in alto a destra dell’immagine. La parte visibile dell’asteroide ha le dimensioni di circa 59 x 47 Km. La risoluzione (ossia il particolare più piccolo visibile nell’immagine) è di 380 metri. Il cratere centrale si suppone che abbia una profondità di 10 Km. Sono visibili molti crateri da impatto.
Quest’immagine rappresenta un confronto tra i tre asteroidi finora esplorati da sonde:
l’immagine a sinistra (Mathilde) è stata ripresa il 27 Giugno 1997 dalla sonda NEAR, quella al centro (Gaspra) il 29 Ottobre 1991 dalla sonda Galileo e quella a destra (Ida) il 28 Agosto 1993 sempre dalla Galileo. La parte visibile di Mathilde misura 59 x 47 Km e i tre corpi sono presentati in scala. Confrontando i tre asteroidi Mathilde è quello con i crateri più grandi. Nella foto la luminosità dei tre corpi sembra simile; questo è stato ottenuto in fase di elaborazione delle immagini, mentre in realtà Mathilde è molto più scura.
Quest’immagine, presa da una distanza di circa 1.200 Km, è stata acquisita dalla sonda una volta oltrepassato il punto di massimo avvicinamento. Prima di aver preso quest’immagine l’asteroide ha ruotato sul suo asse, e così la luce arriva dall’angolo in alto a sinistra. Questa porzione di Mathilde mostra numerosi crateri da impatto, con un diametro variabile tra 30 Km a 500 m. I bordi sollevati del cratere fanno pensare al fatto che il materiale staccatosi dalla superficie è stato scagliato a breve distanza prima di ricadere sulla superficie dell’asteroide. Confrontando Mathilde con Ida e Gaspra, il rapporto tra il numero di crateri presenti e la superficie totale è simile, ma Mathilde ha, a differenza degli altri asteroidi, un elevato numero di crateri di grande diametro (circa 5 superiori ai 20 Km).
Queste due differenti immagini di Mathilde sono state ottenute dalla sonda appena prima e appena dopo il sorvolo. L’immagine di sinistra e’ stata presa con il sole alle spalle della sonda: pochi i particolari illuminati. L’area visibile misura 29 Km di altezza e l’elongazione (l’angolo compreso tra il Sole, Mathilde e la sonda) è di 136°.
Al momento di allontanarsi la sonda ha fotografato l’asteroide quasi tutto illuminato dal sole. L’area visibile misura circa 60 Km di larghezza e l’elongazione è di 43°. Il cratere più grande visibile è di 30 Km di diametro.
[ Introduzione |
Scoperta |
Cronologia |
Immagini |
Risultati |
Bibliografia ]
1996-97© Società Astronomica G.V. Schiaparelli :
l'uso di testi, immagini e dati numerici è consentito solo per consultazione e scopo personale. Per ogni altro utilizzo richiedere autorizzazione a:
Pagina attivata 08.09.97