CRONOLOGIA E OSSERVAZIONI
7 febbraio 1997 -
h.05 19'UT - Immagine ottenuta con Camera Schmidt 14" Celestron (apertura 350mm, lunghezza f.=600mm).
Pellicola Agfachrome 200, posa 5', campo circa 4° x 4°40'.
Operatori: Federico Bellini e Giorgio Luoni
CARATTERISTICHE DELLA COMETA
A.R. 19h56m08s Dec.+18°33'13" costellazione della Sagitta.
Distanza dalla Terra: 1.886 UA (= 282.9 milioni di Km)
Distanza dal Sole: 1.297 UA (= 194.5 milioni di Km)
OSSERVAZIONI VISUALI
CONDIZIONI DI VISIBILITA'
Ad occhio nudo la cometa si presenta spettacolare, con nucleo stellare.
Al binocolo 10x50 il nucleo appare oblungo, a forma di "fagiolo" brillante (DC=8-9), circondato da una chioma di forma allungata in direzione della coda. Dal nucleo apparente, di colore giallo brillante, si dipartono tre getti. Il più evidente in direzione della coda di polveri, uno in direzione della coda di ioni ed uno intermedio che pare originare una tenue coda a sciabola, appena intuibile al binocolo.
Magnitudine (m1)= 2.0 - Chioma diametro =40'
Coda di ioni = 6°, PA 335
Coda di polveri = 2°, PA 70°
(osservazioni visuali di Fiorenzo Bordignon)
Cielo scuro, assenza di Luna, assenza di trepidazione, seeng molto buono.
7 febbraio 1997 -
IMMAGINI OTTENUTE CON CAMERA CCD HISIS33 applicata al telescopio riflettore Marcon 600mm f/4.6.
Operatore: Federico Bellini.
Si evidenzia nettamente il nucleo "a fagiolo" dal quale promanano due getti principali. Gli altri non sono visibili in questa immagine senza trattamento.
Le immagini riportate rispettivamente a sinistra (A) e a destra (B) rappresentano:
A) immagine 3) ingrandimento dell'immagine 2) (vedi descrizione qui sotto)
B) immagine 4) con filtro rotazionale. (vedi descrizione qui sotto)
Si evidenzia ancor meglio la luminosità del nucleo, immerso nell'alone diffuso della chioma.
Rispetto all'immagine del 17 gennaio la struttura dei getti ha assunto una forma molto più irregolare, ancor meglio osservabile nell'ingrandimento riportato nell'immagine 5).
Si evidenzia un complessa struttura dei getti disposti a raggera. Peculiare è la presenza di due gruppi di "ondulazioni" , uno in basso a destra e l'altro, meno evidente, in basso a sinistra.
L'immagine 6) mostra i getti in una elaborazione in falsi colori che evidenzia ancor meglio tale struttura.
Sono ben evidenti le strutture "ad onda" rilevate nella precedente.
Questa immagine è molto simile a quella ripresa da Hermann Boehnhardt (Universithy of Munich, Germania) ripresa con camera MONICA applicata a telescopio da 80 cm dell'Osservatorio di Mt. Wendelstein circa un'ora dopo quella ripresa da Campo dei Fiori.
L'immagine è esposta con filtro R ed elaborata con "filtro Laplace".
In particolare Boehnhardt dice: " ...in quadrante SW dell'immagine mostra un complicato sistema di fronti di onde che proverrebbero dalla superficie del nucleo, distanti l'uno dall'altro circa 15.000 Km. ..."
Vedi "Recent news ESO", di Richard West.
elenco osservazioni
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