LA LUNGA STAGIONE DELLA HALE-BOPP
È quasi ieri che la Hyakutake 1996b2 stava regalando agli astrofili di tutto il mondo splendide emozioni che non venivano date loro dal passaggio della cometa West nel 1975, e già da oggi una nuova bellissima "fuggiasca" del cielo si pone davanti ai nostri occhi: la C/1995 O1 Hale-Bopp.
Scoperta dai due astrofili statunitensi Alan Hale (Nel New Mexico) e Thomas Bopp (Arizona) il 23 luglio 1995 con i loro rispettivi telescopi, un riflettore da 41 cm di apertura e un dobsoniano da 44 cm e f/4.5, la Hale-Bopp si preannuncia come la più luminosa cometa delle ultime due decadi.
Fortunatamente la Hale-Bopp si è rivelata agli occhi dei due astronomi un anno e mezzo prima del perielio, dando così il tempo a tutti di potersi preparare all'incontro, quando l'oggetto celeste si trovava ancora a circa 7 u.a. dal Sole (oltre 1 miliardo di Km).
Con il Sole la Cometa avrà un incontro il primo aprile 1997, data del perielio, che disterà 0,91 U.A. (136 milioni di km).
Come per tutte le comete è impossibile prevederne esattamente la luminosità e la Hale-Bopp non sarà certo un'eccezione alla regola: infatti la magnitudine al perielio è attualmente stimata a -2 (più luminosa della stella più brillante del cielo, Sirio!), o a 0 (luminosa quanto Vega) o a +1 (come Polluce).
Il 19 Agosto 1995 i due "veterani" osservatori di comete Charles Morris e John Bortle hanno osservato la Hale-Bopp, rispettivamente con 70 ingrandimenti su un riflettore da 254 mm da Lochwood Valley, California, e con un riflettore da 406 mm da Stormville, New York, e sono stati testimoni di interessanti cambiamenti del nucleo.
Fu avvistata per la prima volta mentre i due stavano osservando l'ammasso globulare M70 nella costellazione del Sagittario. Questa è la prima scoperta per i due astrofili, sebbene Alan Hale sia uno dei migliori osservatori visuali di comete nel mondo, avendone osservate circa 200.
L'inclinazione della sua orbita è di 89 gradi, cioè quasi perpendicolare all'orbita della Terra.
Essi hanno affermato che il falso nucleo si stava evolvendo da una piccola, debole condensazione all'interno della chioma. La notte successiva era divenuto perfettamente stellare, di mag. 12.
(Fonti: "l'Astronomia n° 165 e MPC 27541)
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