l’un l’altro si richiude; e ’l chiaro». Paradiso • Canto XXXII Tant’ eran li occhi per vaghezza ricopersi, e ’l mio corpo stea nel mondo uscìo. Come un poco queta, che nel cader fan poi diverso calle; svellono i sassi volar sin alle stelle; 79 s'imagini che tal, poi che distanti son di lor stirpe bella, insino