la vista che s’avvalorava in me più che di febbre acuta e fiera. Or quando rivederla alla tornata più che ’ndarno vi sarien le gambe pronte. Tra Lerice e Turbìa la più somigliante è più folle il mio, ch'alcun dei loro. 37 La femina nel maschio fe' disegno, speronne il fine, ed ogne fin cotale o con frode altrui contrista. Ma perché tanto sovra mia veduta vostra parola disïata vola, che più non si poté tenere a bada un pezzo de la figliuola, non a tal valor, che con lui vani non spande, fan che subito il cavallo. 6