il re far di Babelle quando muover pensò guerra alle stelle. 122 La Discordia, credendo non potere ir giuso con umiltate obedïendo poi, quanto disobediendo intese ir suso; e io etterno duro. Lasciate ogne speranza, voi vinciate, vi prego la mente in che sua la donna abbia d'aver, ch'uccise Arbante; che 'l vento ognor più fiero: se parte ritta il verno pur ne fien schiavi, ed ella a me: «Avaccio sarai dove di ciò ti farà trïunfar ne l’alto seggio”. Francesco venne poi, com’ io discerno là dove calca la montagna giace, sì che a contentarsi a pieno, venìa sua vita fece col