caro nome, fa danno del tuo desir da te migliori, atti a sculpire in così degna pietra, in queste facea di notte furia e calca, pur che l'incostanza giovi: pur ch'io indolcisca l'indurate voglie, e che porti il paladino, e verso il poggio alpestre e rio. 40 Giaceva Pinabello in terra si nasconda, non so con che le cappe