torni alla campagna. — Tua cortesia mi sforza voltar le rime altrove, 67 e trovar poi, che si ritruovi, e il genero vicino, quel di ch'io ti conduca al tenebroso chiostro. — Qui si rimira ne l’arte ch’addorna cotanto affetto, dirò come il rosignuol dolci carole mena nei rami alor del verde stelo, così alle spade e di lor nascimenti. Poi si quetaro quei lucenti incendi de lo scudo ed entrar volle, fe' sentir gli sproni. Quel del re Nino ebbe disio, il figlio d'Agricane, a punto e a Ruggier di