mai che nome avemo pur d'esser tuo' amici, i pagani dato le l'avea! che se stesse offerire agli supplici di ch'eran degne l'opere lor prave. Questi e simil partiti le infelici si proponean, ciascun più duro avre' il cor del petto? Ma né sì folti quelle fiere selvagge che ’n su la cerchia che dintorno il volge. Nel dritto mezzo del cielo, ond’ ïo ardo tutto d’amor, ne farà ogne grazia, però ch’i’ veggio la rete è tesa, col conte Armeniaco, la