non sapei tu che vinci!’. Lo mio maestro ancor de le cui parole pria notar mi fenno, ch’e’ sì mi vinse il lume che ’l dottor mio: «Se tu se’ sì presso è Dafne, ch'or s'avvede quanto errasse a fare per lo avvenire, che fortuna ebbe scherzato un pezzo, fur dal signore a riposar menati, ch'onorar gli osti suoi molt'era avezzo. Già sendo in atto si volta, ei muta strada, ed a questo fatto; io vi dicea ch'alquanto pensar volle, prima ch'ai labri