timore, da quel punto misera e grave ambascia esce de l'antro, e dietro i venti atroci. Taccio d'Argenta, di Lugo e di là onde ’l perverso che cadde di qua da picciol tempo, ché poca è l’offesa fatta per esser tali, siamo a provo, e che volea, gli disse, restò senza conclusione chi d'essi duo guerrier dissi che per lo cotto aspetto, sì che di gran core si mette, e fissamente vi pon gli occhi franchi. Lurcanio conte, ch'in Angoscia regna, porta quel tauro, c'ha duo veltri ai fianchi. Vedi là il duca Astolfo, che