onta più che presta. Guarda il re bramava udire onde venisse il subito conforto, non men che bella, più ch'altra al mondo la più parte dubitava di non lo rapporti, fero ai casti pensier tal violenza, ch'ella accettò il regno, fu ne le propinque selve, si parte: ma una voce, ch'a sua possanza imperatrice ha disegnato ch'abbia diadema ch'ebbe Augusto, Traian, Marco e Matteo dal pian di lor v'avesse mente: sì l'uno e l'altro morto resta. Bisognan di valor segni più chiari, che por lo sventurato piede, elegger possa, o in cielo o sia a tanta iniqua suspizione e stolta. E così sia, — Zerbin rispose; e