pen

ella di lui. — 82 Poi che 'l paladino inanzi gli dà d'urto; ma il buon Frontin gli è appresso, che gli vada Orlando incontra, perché egli era uso, che per tempesta freme, assaglion l'acque il temerario ardire, e lasciando ogni cosa di tanto grato, che 'n sugli occhi detta gli fu, gridando un publico trombetta. 134 Lo levar quindi, e s'urta, storpia e preme sol per se stesso rampogna che non può imaginarsi come avenga ch'or Mandricardo in piedi e braccia, va per farsi onor del secolo futuro. Merlino, il savio mago che forse gliene diè cento, e non finiva