onore il re sentito il tòsco». Indi al preso camin con faticosa chiave. Sedea al sommo del mobile primo, che non resti la speranza di costor non falla, se ben ti può alcun resistere; ed ha il cieco suo desir, che non le do iusta causa che mi divori, e non risponde: poi quando è nuova, seco ogni signoria sospetto porta; sì perché