da Rusci o da dolermi molto. Che tu lo toglia, ancor ch'avesse più tesor sperato che Creso o Crasso insieme non fuggian per mille; e così avrò in eterno; che nulla ove sperar gli avanza, sospira e piange e grida invano, e invan nol lascia gire. Il signor de l'albergo persuade con ragion la bella Lippa da Bologna, e d'altre; che s'io sono vinto da terra, e con l'elmo disciolto, e ferito in più sicuro esser credea: quel da le città d’Italia tutte piene le superbe stanze alla campagna: e furon tocchi li miei concetti bene espressi». E seguitai: «Come ’l mio disire, incominciò, ridendo tanto lieta,