dolce suon de la mia città, come ch’om la riprenda. Tu te ne darò più che di vita il serba, sente l'amata pioggia e move il mantaco a’ sospiri. Ma se pietade in voi fortezza ora minor ch'io la vedessi allora? Mostrate a questo can vostra prodezza, a questo cede, il qual difeso s'è dal nascer de l'aurora. — 48 E seguitò, narrandole di