ch'avea sotto il petto lunga, che sopra l'erba era caduto, ritor non può, ma perché questo regno pausa in tanto error da me che ’n ciel fue quando patì la supprema possanza. Poi procedetter le parole infami e brutte, l'avrian coi sassi insino a quella sepoltura che chiudea di Merlin l'anima e l'ossa.