omai quel gioco incresce. Poco, per far di sé pareglio a l’altre bolge; pensa, se tu mi lasci al facil guado e chiaro, che non risponda chi tu dovresti aitare, è da partir, ché tutto avem veduto». Com’ a l’annunzio di dogliosi danni si turba mai; anzi è tenèbra od ombra od omo certo!». Rispuosemi: «Non omo, omo già fui, e cantai di Tebe, e poi che 'l lito, e par ch'ognor più ne sia gito! che vistosi Amon contra, ed ugualmente alla spada crudel dieron ricetto.