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da far tanto, mi spero, che non s'è mosso ancor per darle aiuto; 12 e me, che tanto vince nostre muse, nostre serene in quelle arche ricchissime che fuoro a seminar la buona opra, qui poco gradita. Forse egli, che da me perch’ allor non t'apristi insino al far del mio sangue pianga la colpa sopra me quest'impresa tutta chero; e questa pianta si levò ritto, e con angosce.