Arriva la cometa Tsuchinshan-ATLAS
La cometa ripresa dal nostro Osservatorio la notte tra il 25 ed il 26 febbraio 2023 con un telescopio da 36cm e CCD, 143 minuti di posa. Nulla più che un puntino tra le stelle.
La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) è stata osservata per la prima volta dall'Osservatorio cinese della Montagna Purpurea (Purple Mountain in inglese e Tsuchinshan in mandarino) il 9 gennaio 2023, e riscoperta in maniera indipendente dal programma di ricerca ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) con un telescopio da 50cm di diametro situato in Sud Africa il 22 febbraio.
Come sempre, anche il nostro Osservatorio ha confermato la cometa pochi giorni dopo la scoperta, il 26 febbraio, in remoto con il telescopio C14 della cupola Mascioni (36cm f/7.5 + CCD) con oltre due ore di posa.
Al momento delle nostre osservazioni la coemta si trovava prospetticamente nella costellazione del Serpente (Serpens Cauda) all'incredibile distanza di circa 1,1 miliardi di km dal Sole (!), quindi tra le orbite di Giove e Saturno. Presentava un aspetto stellare, senza chioma nè coda, ma era già di mag. 18, quindi abbastanza luminosa.
Nel corso dei 18 mesi successivi la cometa si è lentamente avvicinata al Sole, aumentando progressivamente di luminosità.
La cometa ripresa in remoto dalla Namibia la sera del 9 agosto 2024, quando era già di magnitudine visuale circa 8.5 (stime COBS).
Secondo le stime, al perielio (punto più vicino al Sole) poteva addirittura essere visibile ad occhio nudo, anche se in condizioni sfavorevoli di visibilità (molto vicina al Sole).
Il perielio è avvenuto il 27 settembre 2024, ad una distanza reale dal Sole di 58,5 milioni di km, e ad una elongazione (distanza in gradi) di appena 23 gradi. L'emisfero australe era favorito, e appena è stato possibile l'abbiamo ripresa in remoto con il nostro telescopio "Ferrante" (36cm f/8.4 + CCD) da Hakos Farm, Namibia, il 24 settembre, quindi appena 3 giorni prima del massimo avvicinamento al Sole.
La cometa ripresa in remoto dalla Namibia la mattina del 23 settembre, 3 giorni prima del perielio.
La cometa si presentava attiva ed in linea con le stime di luminosità. Tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre molti osservatori dell'emisfero australe l'hanno ripresa con obiettivi e camere fotografiche, ottenendo bellissime immagini come quelle che vi proponiamo di seguito:
La cometa ripresa dalla Namibia (Tivoli Farm) da Michael Jaeger la mattina del 30 settembre. Incredibile la coda di ioni plasmata dal vento solare!
Sempre Michael Jaeger dalla Namibia (Tivoli Farm) la mattina del 1° ottobre, questa volta a grande campo.
La cometa ripresa in Australia da Michael Mattiazzo la mattina del 1° ottobre.
La cometa ripresa da Mergellina (Napoli) dal nostro socio Giorgio Dalla Via la mattina del 2° ottobre, ore 6.00 locali. Obiettivo Nikkor 135mm f/5.6 + Nikon D3500, somma di 50 pose da 1 secondo.
La cometa ripresa da Campo dei Fiori dal nostro socio Andrea Aletti la mattina del 10 ottobre, ore 6.44 locali. La cometa era alta appena 1 grado sull'orizzonte, con il Sole 9 gradi sotto!
La cometa inizierà a rendersi visibile alle nostre latitudini la sera a partire dall'11-12 ottobre, immersa nel crepuscolo attorno alle ore 19.30, in direzione ovest-sud-ovest. Con ogni probabilità non sarà visibile ad occhio nudo ma solo con l'ausilio di un binocolo. Nei giorni successivi la cometa si allontanerà dal Sole, aumentando la sua altezza sull'orizzonte ma diminuendo progressivamente di luminosità.
Abbiamo organizzato una speciale serata di osservazione della cometa il 16 ottobre con inclusa la cena servita nei nostri locali dall'Osteria Irma di Campo dei Fiori.
La cartina che mostra la visibilità della cometa nel mese di ottobre. Cortesia Sky & Telescope.
La cometa ripresa da Mondonico dal nostro socio Andrea Aletti la sera del 14 ottobre, tra le nuvole.
Ancora una foto di Andrea Aletti la sera del 15 ottobre, sempre combattendo con le nuvole!
La cometa ripresa da Bodio Lomnago dal nostro socio Federico Bellini la sera del 20 ottobre. Obiettivo 70mm f/2.8, 5 secondi di posa a 1600 ISO.
La cometa ripresa dall'Osservatorio la sera del 22 ottobre. Andrea Aletti e Mauro Auteri.