La
Tricromia è
una particolare
tecnica di ripresa fotografica che ha lo scopo di riprendere un
dato soggetto, a colori, con materiale sensibile in bianco e nero,
filtrato nei tre colori fondamentali che sono il blu, il rosso
e il verde.
A differenza della fotografia a colori la tricromia,
nei soggetti astronomici, ci permette di avere un miglior bilanciamento
cromatico, correggendo le dominanti, migliori definizione
e contrasto dovuti alle migliori prestazioni del materiale in
bianco e nero.
Dopo
aver ripreso le
tre foto, una con il filtro
blu, una con il filtro rosso e una con il filtro verde, si passa
alla "produzione" del fotogramma a colori. In laboratorio
fotografico si ottiene una stampa a colori esponendo la carta
ad ogni singolo fotogramma filtrandolo con lo stesso filtro della
ripresa.
Un altro modo di operare è quello della digitalizzazione,
cioè, si digitalizzano i tre negativi ad alta risoluzione
con una dinamica di 256 toni di grigio ( 8 bit) e si sovrappongono
con un programma di grafica che prevede un accoppiamento RGB e
il gioco è fatto.
All'Osservatorio
di
campo dei Fiori si utilizza la tecnica
della digitalizzazione a 2500 dpi (punti per pollice) e si elabora
con un buon programma di grafica. La scansione viene effettuata in un
laboratorio fotolito
che disponga di scanner ad altissima risoluzione.
Il sistema risulta più costoso rispetto al sistema tradizionale
ma è più veloce e sicuro e produce un ottimo risultato.
Foto effettuate:
NGC7000 |
M8-M20 |
M27 |
M42 |
M45 |
IC434 |
M97 |
La cintura di Orione |