(Newton, Optics)
La superficie ghiacciata di Europa
Note:
Europa ha un diametro di 3138 Km, leggermente inferiore a quello della nostra Luna. E' tuttavia un corpo celeste misterioso e di natura completamente diversa da questa. Dopo le osservazioni delle sonde Voyager si attendono ora le nuove immagini di Galileo che ci daranno dettagli senza precedenti di questo corpo interamente ghiacciato, con una crosta di ghiaccio d'acqua probabilmente spessa non oltre 150 Km. Un oceano sommerso composto di normale acqua si troverebbe sotto la crosta ghiacciata che vediamo attraversata da lunghe spaccature. La superficie di Europa è estremamente piatta, in accordo con la sua composizione. Le spaccature sono evidenti più per motivi di colore e contrasto che per la loro profondità. Galileo ha già inviato alcune immagini ad alta risoluzione, si attendono ancora i passaggi ravvicinati, il prossimo dei quali avverrà il 6-11-96.
Note:
Questa immagine ripresa da Galileo mostra due tipi di suolo. Il primo è grigio e consiste principalmente di piccole colline. Il secondo consiste di grandi pianure spezzate da numerosi crepacci, alcuni rettilinei ed altri più curvi. Alcuni di questi crepacci si estendono per migliaia di chilometri. La superficie con crepacci appare molto simile a quella dell'oceano artico terrestre, anche se qui le temperature sono molto più basse ed i crepacci sono molto più lunghi. Nell'inserto ad alta risoluzione (a destra) si osserva che lungo i crepacci si allineano piccole macchie scure tondeggianti. Si suppone siano prodotte dalla fuoriuscita di gas o vapori che immediatamente si solidificano sulla superficie. Il loro colore scuro, così pure come il colore scuro dei crepacci potrebbe anche essere dovuto alla fuoriuscita di materiale simile a fango dagli strati sottostanti, nei quali l'acqua sarebbe miscelata a polveri e rocce. Caratteristico è anche l'aspetto dei crepacci (particolare a destra) che si presentano come una banda chiara delimitata da due scure.
La superficie di Europa appare a falsi colori in questa immagine della sonda Galileo. Le immagini in falsi colori riescono a mettere in evidenza molti dettagli. La zona ripresa è la regione della Linea Minos. Le aree marroni rappresentano zone di ghiaccio contaminato da polveri ed altri materiali. Le pianure ghiacciate appaiono bluastre e sono suddivise in unità di diverso potere riflettente, probabilmente a causa di diverse dimensioni dei grani di ghiaccio. L'immagine collegata (142K) mostra ulteriori dettagli, come crateri da impatto meteorico).