La missione Galileo:
due anni di esplorazioni e grandi scoperte
Si sono appena conclusi i primi due anni della missione Galileo, condotta per l'esplorazione di Giove e dei suoi quattro grandi satelliti. Le nostre conoscenze a riguardo di questi strani mondi hanno registrato un grande passo in avanti, ponendo le basi per nuove e affascinanti mete di ricerca.
Le scoperte più importanti sono state le seguenti:
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La superficie di Europa appare ricoperta da una crosta di ghiaccio d'acqua che porta i segni di fratture e migrazioni di enormi lastroni: segno della presenza di un oceano sotterraneo nel passato e, forse, ancora presente. |
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Grandi linee multiple attraversano per migliaia di Km le lande ghiacciate di Europa. Queste misteriose ed enormi cicatrici sono probabilmente l'effetto del movimento della crosta del satellite. Lungo di esse affiorano sostanze scure provenienti dal sottosuolo, che potrebbe essere in gran parte liquido |
Galileo ha consentito di iniziare lo studio tridimensionale dell'atmosfera di Giove. L'immagine a fianco è un esempio dei dati raccolti dalla sonda. Questi consentiranno di migliorare la nostra comprensione della dinamica caratteristica degli strati atmosferici esterni del pianeta gigante. Gli studi ci permetteranno di comprendere meglio il funzionamento delle atmosfere planetarie e, quindi, anche di quella del nostro pianeta. |
Il futuro:
ghiaccio, acqua e fuoco, la missione Galileo continua.
La NASA ha deciso di prolungare per altri due anni la missione Galileo che è stata ribattezzata GEM (Galileo Europa Mission). L'obiettivo principale dei nuovi studi è Europa, la misteriosa e ghiacciata luna di Giove. Il satellite sarà studiato in dettaglio, con la speranza di gettare luce sul mistero di un possibile oceano liquido nascosto sotto la coltre superficiale di ghiaccio. La sonda compirà otto sorvoli di Europa a quote tanto basse da poter osservare oggetti di pochi metri d'ampiezza. La conferma della presenza di un oceano sotterraneo potrebbe dare il via in anni futuri a missioni automatiche dirette alla sua esplorazione.
Di cosa è composta la sostanza scura che pare essere affiorata alla superficie di Europa attraverso miriadi di geyser sparsi lungo le linee di frattura che caratterizzano la coltre ghiacciata? Esistono forme di vita nascoste negli oceani sotterranei? Queste sono solo alcune delle tante domande che attendono una risposta.
Galileo compirà anche quattro sorvoli del satellite Callisto per approfondire lo studio del satellite più ricco di crateri meteorici di tutto il sistema solare.
Infine, nel tardo 1999, Galileo compirà due sorvoli ravvicinati del satellite vulcanico Io, passando dai mondi ghiacciati ad un inferno di fuoco. Questa parte della missione è a rischio ed è stata pertanto prevista al termine degli studi. I rischi sono dovuti alle intense radiazioni provenienti dal campo magnetico di Giove ed in cui il satellite Io è immerso. Inoltre non è certo che la sonda possa continuare ad operare per tutto il periodo di prolungamento della missione, dato che alcuni suoi componenti hanno già superato la durata prevista di funzionamento.
BUONA FORTUNA GALILEO !
Per una raccolta dettagliata (con commento in inglese) di immagini consigliamo il seguente sito della NASA: http://photojournal.jpl.nasa.gov/
Last Updated 15/01/98
1998© Società
Astronomica G.V.Schiaparelli
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