TSUNAMI o MAREMOTO

La traduzione dal giapponese significa " onda nel porto".

Si tratta di una serie di onde che si generano  in seguito a movimenti improvvisi del fondale marino dovuti a terremoti, eruzioni vulcaniche sottomarine, frane, impatti meteoritici.

La maggior parte degli Tsunami che si verificano nell'Oceano Pacifico, interessa porzioni limitate di costa e provoca  danni di lieve entità.

Gli Tsunami più devastanti sono provocati da forti terremoti generati da spostamenti verticali (sollevamento o sprofondamento) della crosta terrestre lungo faglie e bordi della piattaforma oceanica. Questi maremoti distruggono i centri abitati i loro effetti  si risentono su tutto il bacino dell'Oceano Pacifico. 

Sono fenomeni rari e si verificano con cadenza decennale.

Uno di questi si verificò il 22 Maggio 1960 e portò morte e distruzione sulle coste del Pacifico dal Cile alle Hawaii e dal Giappone alle Filippine.

Non tutti i terremoti generano Tsunami e ad oggi non c'è modo di poterlo prevedere.

Alle stazioni che studiano il moto ondoso giungono però delle onde caratteristiche.

Lo Tsunami si propaga dall'Epicentro in tutte le direzioni, ma con energia maggiore perpendicolarmente alla linea di frattura che ha generato il terremoto.

La velocità dipende dalla profondità.

In oceano aperto con alte profondità, la velocità varia tra i 500 e i 1000 km/ora. Le normali onde hanno velocità di circa 90 km/ora.

La distanza massima tra due creste d'onda può variare tra i 500 - 650 km. Le onde oceaniche normali hanno lunghezze intorno ai 100 metri.

Tra il passaggio di una cresta e la successiva intercorrono tra  10 e  45 minuti. Il movimento può continuare per ore e non è detto che la prima ondata sia la più intensa.

L'altezza delle onde in oceano aperto è di soli 30- 60 cm.

Con queste dimensioni e l'enorme lunghezza, queste onde passano inosservate anche da barche , navi ed aerei.

Risultano ben visibili anche in oceano aperto solo quando la velocità di propagazione è particolarmente forte in una direzione rispetto alle altre .

La forza e la potenza dello Tsunami deriva dal fatto che si tratta di onde che interessano l'intera colonna d'acqua, dalla superficie al fondale.

Quando lo Tsumani raggiunge la costa, la velocità delle onde diminuisce ed l'altezza aumenta. Può formarsi un vero è proprio un muro d'acqua con altezze che facilmente superano i 10 metri. L'onda di più alta di cui si ha notizia, 60 metri, si abbattè sulla Baia di Lituya in Alaska nel 1958. 

Gli effetti variano in base al tipo di costa, al fondale e alla batimetria.

Il primo segnale dell'arrivo di uno Tsunami è il risucchio dell'acqua verso il largo o il lento innalzamento del livello dell'acqua che continua per 10-15 minuti.

La forza e la distruzione sono legate sia al fronte turbolento dell'onda che si infrange sia alla potenza delle correnti che si generano.

Le barche e tutto quello che si trova sulla costa, possono essere sollevate e scaraventate contro i frangiflutti o spinte sulla terra ferma.

Le acque basse delle baie e dei porti evidenziano per prime l'arrivo dello Tsunami.

Dal 1900 al 2000 se ne sono verificati 796 nel Pacifico. Non ci sono stati anni senza Maremoti.

117 hanno provocarono danni solo nelle vicinanze della sorgente.

9 hanno causato devastazioni estese a tutto il Pacifico.

Il 1938 è stato l'anno in cui si sono registrati più Tsunami (19), fortunatamente tutti di debole intensità e senza danni.

Il 17 % degli Tsunami si genera vicino al Giappone. A seguire, Sud America 15%,

Nuova Guinea e Isole Solomon 13%, Indonesia 11%, Kurili e Kamchatka 10%, Messico e America centrale 10%, Filippine 9%, Nuova Zelanda e Tonga 7%, Alaska e costa occidentale Canada e Satti Uniti 7%, Hawaii 3%.

Recenti Tsunami  :

2 settembre 1992  Nicaragua         max altezza 10 m - 170 morti.

12 luglio 1993        Hokkaido          max altezza 30 m - 200 morti.

2 giugno 1994        Java                 max altezza 14 m - 220 morti.

21 febbraio 1996    Perù                 max altezza 5 m - 12 morti   

17 luglio 1998        Nuova Guinea  max altezza 15m - 2000 morti

23 giugno 2001      Perù                  max altezza 5 m - 50 morti

 

 26 dicembre 2004

Alle ore 00.58 si è verificato un terremoto catastrofico con epicentro in mare a NW di Sumatra. (lat 3.30N long 95.78 E).

La magnitudo è circa 9.0 Richter.

Negli ultimi 100 anni ,i terremoti di intensità simile sono solo 2: Alaska 1964 9.2 Richetr e Cile 1960 9.5 Richter. 

A seguire si è formato un Tsunami devastante che ha interessato tutte le coste del Pacifico provocando migliaia di vittime.

Il terremoto è stato provocato dalla frattura (1000 km di lunghezza a 9-10 km di profondità) verificatasi in una delle numerose faglie che interessano la zona. Il cedimento della piattaforma oceanica ha provocato lo Tsunami.