L’astro è stato scoperto dal trentatreenne astronomo Fabrizio Bernardi, attualmente in forza all’Università delle Hawaii in un progetto di ricerca di asteroidi di tipo NEO (oggetti la cui orbita li porta molto vicini alla Terra). La circolare di scoperta (IAUC – International Astronomical Union Circulars – nr. 8627 del 4 novembre 2005) ha ufficializzato la designazione della cometa, che prende così il nome di P/2005 V1 (Bernardi).
Secondo le prime stime, la cometa effettua una rivoluzione attorno al Sole ogni 16,5 anni circa, ed alla minima distanza dal Sole (perielio) si trova tra Marte e Giove.
Per primo in Europa, la notte del 12 novembre, Luca Buzzi dell’Osservatorio “G.V.Schiaparelli” di Campo dei Fiori ha puntato il telescopio riflettore da 60cm verso la cometa, ottenendo diverse immagini. Per osservarla è stata necessaria un’esposizione totale di oltre 25 minuti, in cui il sensore digitale CCD in uso presso l’Osservatorio ha raccolto la debole luce proveniente dalla riflessione dei raggi solari sulla cometa, distante dalla nostra stella circa 377 milioni di Km, all’interno della costellazione della Vergine.

La cometa ripresa nella notte del 12 novembre da L. Buzzi con il telescopio da 0.60-m
dell'Osservatorio di Campo dei Fiori.